Pubblichiamo alcune riflessioni del nostro Presidente Onorario dr. Giorgio Boccato che ci aiutano a ragionare sull’evoluzione del nostro ordine alla luce della nuova legge.
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LA FEDERAZIONE DEGLI ORDINI DEI CHIMICI E DEI FISICI
Qualche considerazione
Come ormai ben noto, dopo un lungo percorso tra Camera e Senato, con l’approvazione del Disegno di Legge 1324 “Lorenzin” è stata istituita la Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici e ne è stata attribuita la vigilanza al Ministero della Salute riconoscendola come “Professione Sanitaria”. I dettagli dell’iter legislativo e i riflessi sulla nostra professione sono stati ben illustrati a livello del nostro Consiglio Nazionale nelle CNC News del 22.12.2017 e nella Rassegna Stampa (sempre del CNC) del 26.01.2018.
Diversamente da noi Chimici per i quali la professione è stata normata nell’ormai lontano 1928, i Fisici non hanno mai avuto un Ordine, cosa che, per esempio, negli studi di settore per indicare la loro professione, non potendo indicare quella di “Fisico” in quanto giuridicamente non esistente, li obbligava a definirsi come “Altri servizi di consulenza”, limitando le possibilità di sfruttare molte delle loro competenze specifiche. Di conseguenza i loro sbocchi professionali si collocavano soprattutto in ambito universitario nella ricerca oppure nell’insegnamento (Fisici per il mondo – Un blog di Fisici “Ordine professionale dei Fisici” – Posted maggio, 4, 2008, elisabettalatorre).
In più i Dipartimenti di Fisica sono presenti in poco più di una trentina di Università italiane, con particolare sviluppo solo in alcune: a Milano Università Bicocca vi è un Istituto di Fisica Generale Applicata, a Pavia due Dipartimenti: di Fisica A. Volta e di Fisica Nucleare Teorica, a Roma tre: Roma 1 “La Sapienza”, Roma 2 “Tor Vergata” e “Roma 3”, a Torino tre: “Fisica Generale”, “Fisica Sperimentale” e “Fisica Teorica”, a Trieste due: “Fisica” e “Fisica Teorica”, a Padova il dipartimento di Fisica intitolato a Galileo Galilei. Inoltre esistono l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la Fisica è presente nel CNR – Centro Nazionale delle Ricerche, nella SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, nell’EMCSC – Ettore Majorana
Foundation and Centre for Scientific Culture di Erice in Sicilia, nella Fondazione ISI – Istituto per l’Interscambio Scientifico di Torino e, ovviamente, nell’ICTP – International Center for Theoretical Physics di Trieste.
Che i Fisici italiani siano ben preparati lo dimostrano alcuni fatti significativi: i coordinatori dei quattro principali esperimenti di Lhc – Large hadron collider, l’acceleratore di particelle del CERN – Conseil européen pour la recherche nucléaire di Ginevra sono italiani e così Fabiola Gianotti la Direttrice e – questa valida ma preoccupante – la statistica del Consorzio Universitario Alma Laurea secondo la quale i nostri giovani fisici evidenziano la percentuale più elevata di emigrazione: l’8 per cento va in Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti contro una media del 4,5 per cento delle altre discipline. Nel campo della Fisica sono infatti da noi limitatissimi gli investimenti pubblici e praticamente inesistenti quelli in ambito industriale (Elisa Manacorda – “Fisici italiani:poveri ma bravi” – Archivi tag: Facoltà di fisica in Italia).
Naturalmente dopo l’approvazione del Decreto Legge si è in attesa dei Decreti Attuativi che stabiliranno le caratteristiche dei nuovi Consigli sia Nazionale che Territoriali, le modalità di iscrizione e – penso – lo svolgimento degli esami di abilitazione, la composizione degli Albi e così via. La giurisdizione da parte del Ministero della Salute ritengo sia più confacente rispetto alla precedente da parte di quello della Giustizia, in fondo coerente solo con l’attività di Chimico Forense, laddove in campo sanitario la nostra attività si esplica in un “range” molto più ampio anche solo pensando a quello farmaceutico e a quello chimico-clinico. Vedo inoltre una interessante sinergia con i Fisici in tutto il campo della cosiddetta “Imaging” (o Imaging Biomedica o Diagnostica per Immagini) che comprende una serie di indagini molto ampia (e in continuo sviluppo) che al momento attuale comprendono l’Ecografia con e senza mezzo di contrasto (e anche l’Ecografia Dinamica, Doppler, Color Doppler e Power Doppler), la Radiografia, la Stratigrafia (o Tomografia) e la Tomografia Computerizzata, l’Imaging a Risonanza Magnetica, la Fluoroscopia e la Fluoroangioscopia, l’Angiografia, la Linfografia (o Linfoangiografia), la Sialografia, la Mammografia, la Scintigrafia, la Tomografia ad emissione sia di positroni sia di fotone singolo. Da ricordare che l’Ecografia e la Risonanza Magnetica, pur non facendo ricorso all’emissione di radiazioni ionizzanti sono comprese nella Radiodiagnostica, laddove Scintigrafia e Tomografia sono comprese nella Specialità di Medicina Nucleare.
Naturalmente vi sono anche dei campi nei quali vi potrà essere competizione, penso alle rilevazioni negli ambiti delle emissioni sonore (rumore) e a quelle dei campi elettrici e magnetici, mentre non ne vedo in campo ambientale (rilevazione e prevenzione degli inquinamenti in aria, acqua e suoli), alimentare, agricolo e nella valutazione del rischio chimico. Campo senz’altro libero invece ai Fisici che operano nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso – LNGS e a quelli del CERN (già accennato).
Nota: Ho cercato degli elementi sulla situazione Ordinistica negli altri Paesi e mi risulta una sola pubblicazione che però è piuttosto datata per cui vi possono essere stati nel tempo dei cambiamenti, si tratta di “Professioni e Ordini Professionali in Europa: confronto tra Italia, Francia e Inghilterra”, Autore: Angelo Mari, Collaboratori: Cristiano Fiorenza, Elisabetta Fiorenza – Curatore: Sabino Cassese – Editore: Il Sole – 24 Ore – 1999, so di sicuro che esiste un Ordine degli Ingegneri nella Svizzera Italiana.